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Tastiera americana – La guida definitiva: come e perché usarla

Che siate in vacanza in un paese anglofono o che abbiate fatto un acquisto all’estero è probabile che prima o poi vi troverete davanti una tastiera americana.
Ci sono poi casi in cui l’uso di una tastiera con layout americano è una scelta consapevole, in cui la disposizione dei tasti di questo layout è più pratica e quindi preferibile.
Cercheremo nei prossimi paragrafi di esporre il dibattito e le differenze tastiera americana vs italiana analizzando pro e contro per permettervi di capire se cambiare potrebbe fare al caso vostro.

Sommario:

Come funziona la tastiera americana?

Come prima cosa cerchiamo di capire quali sono le differenze fra le due tastiere, o meglio fra una tastiera con layout americano e una con layout italiano.

tastiera americana (bianca) vs italiana (nera)
tastiera americana (bianca) vs italiana (nera)

Nella figura sopra possiamo vedere due diverse tastiere, quella bianca è una tastiera con layout americano, quella nera è una comune (almeno in Italia) tastiera italiana.

La prima differenza che si nota quando si ha davanti una tastiera con layout (disposizione dei tasti) americano è che gli 8 tasti alla destra della zona delle lettere non contengono le accentate ma una serie di simboli alcuni dei quali nella nostra tastiera sembrano non esserci.
Questa differenza è dovuta al fatto che nella lingua inglese è pressoché assente l’uso delle accentate e quindi non è necessario averle sempre a portata di mano come succede più comunemente nella lingua italiana.

Analizzando le differenze della disposizione dei caratteri possiamo notare che i tasti accessibili “sopra i numeri” tramite la pressione della combinazione <Shift> + numero differiscono leggermente, avremo infatti la chiocciola (@) sopra il tasto 2, le parentesi tonde sui tasti 9 e 0 invece di 8 e 9 e qualche altra differenza.

Fortunatamente osserviamo però che almeno lettere e numeri mantengono la loro posizione, si tratta infatti in entrambi i casi di tastiere cosiddette QWERTY, nome che deriva dalla disposizione delle prime 6 lettere a partire dall’angolo in alto a sinistra.

Dei due principali gruppi di differenze sicuramente uno è quello che mette più paura a chi si trova davanti a una tastiera inglese per la prima volta. La diversa disposizione dei simboli sopra i numeri è infatti un problema relativamente semplice, dobbiamo solamente guardare bene prima di premere “a memoria”.

L’ostacolo più grande che si incontra quando si affronta per la prima volta la scrittura in italiano con questo layout di tastiera è sicuramente “dove sono finite le lettere minuscole accentate?” come farò a scrivere la è?

Niente paura, non sono sparite, sono solo da un’altra parte, saranno forse un po’ più difficili da raggiungere ma vedremo più avanti come fare per scrivere le lettere minuscole accentate con una tastiera americana.

Differenze fra layout fisico e impostazione software

Prima di proseguire nel nostro percorso alla scoperta del layout di tastiera più adatto alla nostre esigenze dobbiamo fare una precisazione per capire meglio come funziona il mondo delle tastiere in informatica.

Quando vediamo una tastiera possiamo leggere fisicamente i simboli stampati sui vari tasti. Questa operazione apparentemente semplice però non è così scontata per il sistema operativo del nostro computer. Il sistema operativo vede infatti la tastiera semplicemente come una tastiera, non è infatti in grado di distinguere da solo se quella che abbiamo collegato è una tastiera americana o italiana. Il computer riceverà quindi un codice associato al tasto che abbiamo premuto e, in base alle impostazioni che abbiamo configurato nel nostro sistema operativo, tradurrà il codice nel giusto numero, lettera o simbolo.
Questo sistema di comunicazione ha il pregio di rendere ogni tastiera configurabile come vogliamo, comportando però ogni tanto qualche problema agli utenti meno esperti come abbiamo visto nell’articolo Perché ho la chiocciola sul tasto 2?.

Perché scegliere una tastiera americana?

Ci sono diversi motivi per i quali un italiano potrebbe dover o voler utilizzare una tastiera americana.

  • La prima situazione è quella di trovarsi all’estero e non avere altra scelta se non utilizzare un computer locale con una tastiera inglese. In questo caso non possiamo farci nulla, sopratutto se il computer non è il nostro probabilmente non avremo la possibilità di cambiare fisicamente la tastiera.
  • Facciamo un uso assiduo di linguaggi di markup come Markdown o LaTeX. Questi linguaggi fanno un uso particolarmente importante di caratteri speciali come backslash \ e le parentesi graffe { }. In questo caso ci saremo probabilmente accorti di come sia scomodo con una tastiera italiana l’uso di questi linguaggi. Probabilmente avremo maledetto il creatore di queste sintassi per aver scelto caratteri così difficili da reperire sulla nostra tastiera, o cercato mille volte come si fanno le parentesi graffe. La risposta a tutte le vostre imprecazioni è: chi ha creato questi linguaggi è americano, e sulla sua tastiera quei caratteri non sono poi così difficili da raggiungere! Se fate un uso intensivo di questi linguaggi è quindi preferibile usare una tastiera con layout americano, sarà forse un po’ più difficile fare le accentate ma non dovrete più combattere con i simboli del linguaggio.
  • Siete dei programmatori o dei sistemisti. Il mondo dell’informatica è di stampo americano, quindi quasi tutto è fatto per essere comodo su una tastiera americana, troviamo infatti spesso utilizzando il terminale caratteri come slash /, backslash \, tilde ~ o nei linguaggi di programmazione solitamente si fa uso frequente di molti tipi di caratteri di contenimento come parentesi tonde (), parentesi quadre [ ], parentesi graffe { } e parentesi angolari < >. Tutti questi simboli (unica eccezione le parentesi tonde) sono molto più veloci da digitare con una tastiera americana rispetto ad una tastiera italiana. Se aggiungiamo poi che solitamente la programmazione non prevede l’uso di lettere accentate possiamo capire che adottare una tastiera inglese è molto vantaggioso in termini di praticità e velocità di scrittura.

Nei casi sopra esposti l’adozione di una tastiera con layout americano potrebbe essere la soluzione giusta per ottimizzare il lavoro e non passare il tempo a contorcere le dita per eseguire rocambolesche combinazioni di tasti.

Tastiera americana: simboli che non si trovano

Dopo aver parlato delle varie motivazioni che possono spingerci a decidere di usare il layout americano passiamo ad esaminare la più grande perplessità che, come abbiamo già detto, affligge chi si trova davanti una tastiera americana. Come scrivere le lettere accentate? Dove sono i simboli che avevo sulla tastiera italiana e che qui sembrano spariti nel nulla?

Per prima cosa possiamo ricordare che la tastiera è solamente l’oggetto fisico che dice al computer che è stato premuto il quarto, il decimo o il ventiquattresimo tasto. Il sistema operativo ha poi l’onere di associare un carattere a questa informazione. Questa particolarità ci permette di poter modificare il modo in cui il sistema interpreta i tasti senza dover cambiare fisicamente tastiera. Potremmo quindi far si che la nostra tastiera con stampati sopra i caratteri secondo il layout americano, in realtà venga interpretata come se ci fosse stampato quello italiano. In questo modo dovremo solamente ricordare (memorizzare, scrivere da qualche parte, o stampare uno schema) dove sono i vari simboli sulla tastiera italiana. Questa soluzione non è semplicissima ma potrebbe essere una buona alternativa se utilizzate poco i caratteri tipici del layout italiano.

Per capire come cambiare l’impostazione del layout della tastiera potrebbero interessarvi queste pagine:
Cambiare impostazioni tastiera
Impostazioni della tastiera in windows 10
Impostare la tastiera italiana su linux – ubuntu

Se invece preferite imparare quali sono le combinazioni di tasti per ottenere i vari simboli vediamo quali sono:

Accento grave su tastiera americana

L’accento di gran lunga più utilizzato nella lingua italiana è l’accento grave. Vediamo quindi quale combinazione dovremo usare per ottenerlo.

Per scrivere ad esempio la lettera “è”, ovvero la più comune fra le lettere minuscole accentate sarà necessario premere la combinazione <Alt>+` e poi la lettera e.

La regola quindi è quella che bisogna premere <Alt>+` (il simbolo di accento grave che dovrebbe trovarsi a sinistra del numero uno sulla tastiera americana) e poi premere la lettera a cui applicare l’accento grave. Questo funzionerà anche per gli altri caratteri come à ò è ù ì.

Accento acuto su tastiera americana

L’accento acuto è quello meno usato, infatti anche sulla tastiera italiana troviamo solamente il carattere é. L’accento acuto si usa infatti principalmente in perché, poiché, affinché.

In questo caso la combinazione è leggermente diversa ma comunque abbastanza facile da ricordare e da eseguire. Per scrivere la lettera é dovremo premere la combinazione <Alt>+e che farà apparire il simbolo ´ e poi premere di nuovo il tasto e per applicare l’accento alla lettera.

La regola in questo caso è quindi <Alt>+e per dire al sistema che la prossima lettera sarà accentata con accento acuto, e poi la lettera da accentare. Con questo metodo potremo scrivere á, é, í, ó, ú.

La chiocciola

Come abbiamo visto nella pagina Perché ho la chiocciola sul tasto 2? nel layout americano la chiocciola si trova sopra al tasto 2, basterà quindi premere la combinazione <Shift>+2 per vederla apparire sul nostro schermo.

Il simbolo dell’euro sulla tastiera americana

I layout di tastiera sono nati prima dell’euro, non è quindi stato fatto spazio per questo simbolo nel momento in cui le disposizioni dei simboli sono state ideate. Per questo motivo questo simbolo non è sempre facilissimo da raggiungere e spesso non capiamo bono come farlo neanche sulla tastiera italiana.

Per creare il simbolo dell’euro basta premere la combinazione <Shift>+<Alt>+2. Premendo questa scorciatoia otterrete il simbolo €.

La maggior parte degli altri simboli sono generalmente stampati su entrambe le tastiere, non sarà quindi necessario ricordare altre combinazioni di tasti.

La nostra esperienza

Personalmente utilizzo la tastiera americana da diversi anni, come programmatore mi offre una maggiore comodità nell’uso dei simboli più utilizzati nella programmazione, e questo bilancia di molto il piccolo sforzo in più richiesto per digitare le lettere accentate.

Se volete provare ad addentrarvi nel mondo della tastiera americana potete provare la Logitech K120, una tastiera economica che vi permetterà di sperimentare se questo nuovo layout fa al caso vostro oppure no. Vi consigliamo in ogni caso di sperimentare per un po’ di tempo in modo da fare l’abitudine alla nuova disposizione prima di rinunciare.

Se invece siete sicuri di voler fare il passo e siete dei fanatici della scrittura con la tastiera potete provare con un modello più avanzato di tastiera meccanica come questa Logitech G413.

One Comment

  1. DDS
    DDS 30/09/2021

    Mia esperienza: per scrivere in Italiano il layout americano è atroce (mancano tutte le accentate) personalmente ho risolto con un layout personalizzato basato sull’italiana:

    ~ con altgr + –
    • con altgr + .
    ` con altgr + ì (tasto moto con altgr + maiusc + ì)
    ‘ (tasto muto) con altgr + maiusc + ‘ /
    ÷ con altgr + 7
    × con altgr + 8
    ± altgr + ‘
    « con altgr + maiusc + z
    » con altgr + maiusc + x
    {} col normale altgr+maiusc + è e altgr + maiusc + +

    È con altgr + maiusc + e
    À con altgr + maiusc + a
    Ì …

    oltre ad alcuni simboli raramente uso ma che è bello avere: (altgr + 0) ≈, (altgr + maiusc + 8)∞ , altgr + maiusc + 5)‰ ∑ (altgr +s) Ø (altgr + d)

    fa tutto quello che deve, lasciando al suo posto quello a cui sono abituato

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