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Il formato tiff cos’è, a cosa serve e come si apre

Il formato tiff (spesso chiamato anche formato tif) è un formato immagine abbastanza conosciuto da chi lavora con le immagini.

Grafici e fotografi conoscono questo formato, ma chi non è abituato a lavorarci e si ritrova davanti a un file di questo tipo potrebbe trovarsi spiazzato non sapendo di cosa si tratta.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza su questo formato e di capire come si apre.

Sommario

cos’è il formato tiff?

Wikipedia descrive cos’è il formato tiff in questo modo:

Il Tagged Image File Format, detto anche TIFF, è un formato immagine di tipo raster sviluppato dalla Aldus Corporation ed è piuttosto diffuso. Le specifiche del formato erano di proprietà della Aldus, in seguito assorbita da Adobe. Ad oggi, TIFF è un marchio registrato dalla Aldus, ma detenuto da Adobe.

Wikipedia – Tagged Image File Format

Il formato tiff spesso si utilizza per la memorizzazione di immagini non compresse di alta qualità.

Si tratta di un formato molto versatile, usato spesso da scanner, fax e stampanti. Permette infatti a queste periferiche di inserire dentro al file molte informazioni aggiuntive come profili colore personalizzati per la stampa.

In questo modo ad esempio un laboratorio di stampa può far comunicare fra loro tutte le macchine condividendo i dati relativi alla calibratura dei colori all’interno del file.

Questo formato nasce nel 1986 come standard per la condivisione di immagini di alta qualità. Con il tempo però è stato per molti usi sorpassato dal formato jpeg. Quest’ultimo ha guadagnato sempre più popolarità in quanto più efficiente dal punto di vista dello spazio di memoria utilizzato e più adatto alla pubblicazione su web.

Quando usare il formato tiff – tiff o jpeg?

Il formato tiff è ancora il punto di riferimento quando la qualità d’immagine è una priorità assoluta.

Quando ad esempio si esporta un file RAW da Adobe Lightroom per la modifica in Adobe Photoshop, Lightroom crea un file tiff che viene poi aperto in Photoshop per la modifica. In questo modo la coppia di programmi Adobe riesce a scambiarsi file garantendo sempre la maggior qualità d’immagine possibile.

Si potrebbe usare il formato tiff anche per mandare in stampa foto digitali nel laboratori che supportano questo formato. Ma anche qui, a meno di avere necessità di stampare formati particolarmente grandi, il formato jpeg la fa da padrone. Nella maggior parte dei casi infatti il formato jpeg offre una qualità d’immagine più che ottima per lo scopo e una compatibilità con qualsiasi laboratorio tali da rendere non necessario l’uso del formato tiff.
Possiamo quindi lavorare le immagini in tiff per garantire che non ci sia perdita di qualità durante le varie fasi della lavorazione, e poi alla fine esportarle in jpeg per inviarle al laboratorio di stampa.

Un campo di applicazione del formato tiff ancora molto diffuso è quello della scansione e riconoscimento dei caratteri tramite software di OCR. In questo caso è fortemente consigliato sfruttare tutta la potenza e la precisione che questo formato mette a disposizione al fine di ottenere un risultato ottimale.

Formato tiff – come si apre?

Come abbiamo detto il formato tiff è stato, ed è ancora oggi, molto utilizzato.

Proprio per questo motivo la compatibilità con tutti i sistemi operativi e i file di gestione e visualizzazione delle immagini è alta.

Tutti i sistemi operativi più diffusi sono in grado di aprire i file immagine in formato tiff.

Possiamo aprirli in Windows con Anteprima immagini o con Microsoft Photo.

Gli utenti mac possono usare Apple Preview, il programma di default di macOS per aprire i file tiff.

Linux, Android e iOS a loro volta hanno i loro programmi compatibili con i file tiff.

Esistono poi tantissimi programmi di editing delle immagini come il software open source come Gimp o come i già citati Adobe Lightroom o Adobe Photoshop che essendo prodotti da Adobe che detiene il marchio di tiff garantiscono la totale compatibilità.

Conclusioni

Il formato tiff in conclusione è un formato di immagini molto versatile e volto a garantire la massima qualità d’immagine. Tuttavia la maggior parte degli utenti non ha la necessità di sfruttare la qualità offerta da questo formato. Nella maggior parte dei casi sarà infatti sufficiente utilizzare il formato jpeg.

Per ulteriori informazioni tecniche potete consultare la pagina del sito Adobe dedicata.

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